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Missionari arcoresi

L’Associazione del Volontariato Arcore ha sostenuto negli anni l’opera di alcuni missionari arcoresi.

Padre Antonello Rossi (Missionario della Consolata)

Diapositiva14_ridimensionataPadre Antonello Rossi è nato il 15 settembre 1950 ad Arcore alla Cascina Palazzina. Nel 1965 è entrato nel seminario della Consolata di Bevera. È stato ordinato sacerdote il 24 maggio 1975 poi il 6 gennaio 1980, nella chiesa di S.Eustorgio, ha ricevuto il crocefisso dalle mani dell’allora parroco di Arcore don Carlo Giussani. Dopo pochi giorni è partito per la sua missione in Zaire, l’attuale Repubblica Democratica del Congo. Lì ha trascorso 24 anni: 15 dei quali a Neisu, nella foresta equatoriale nel nord del Congo e i restanti 9 a Kinshasa nel quartiere di Sanfil. Ad agosto 2015 ha fatto rientro in Italia a Bevera. Nel 2016, in collaborazione con la cooperativa Arcobaleno, ha avviato un progetto per l’accoglienza presso il seminario di 30 immigrati. Lo scopo era quello di fornire loro un alloggio, aiutandoli nel percorso d’inserimento nella società, creandogli attorno un ambiente umano. A novembre 2018 è ripartito per una nuova missione nella città di Kisangani, immersa nella foresta pluviale della Repubblica Democratica del Congo. Qui, in attesa che si proceda alla costruzione di una nuova parrocchia e della chiesa, vive momentaneamente all’interno di una casa di preti locali. Rientrato in Italia al termine del servizio, opera attualmente a Natile in Calabria.

Padre Mario Zappa

brasil_127Padre Mario Zappa è nato il 30 settembre 1932 ad Arcore in via Belvedere. Dopo la terza media è entrato nel seminario dei Pavoniani di Tradate. È stato ordinato sacerdote nel giugno 1959. Per circa quattro anni è stato il direttore del seminario pavoniano di Brescia; poi si è trasferito a Genova dove ha diretto l’istituto Fassicomo occupandosi dell’accoglienza dei ragazzi in difficoltà. Tornato a Milano ha prestato servizio in una parrocchia, dove ha cominciato a coltivare la sua vocazione missionaria. Dopo che sono sfumate le possibilità di andare in missione in Germania e in Africa, nel 1974 è partito per il Brasile. Qui nella città di Pouso Alegre ha lavorato con alcuni giovani in una scuola professionale della sua congregazione che poi però è stata chiusa. Nel 1978, dopo aver abbandonato la congregazione dei Pavoniani, ha fondato la Comunità di Azione Pastorale nel Bairro Sao Cristorao di Pouso Alegre dove i più deboli, i poveri e gli ammalati possono trovare una casa, un’assistenza sanitaria (i malati di Aids) e un’istruzione adeguata. Il Bairro Sao Cristorao nel corso degli anni si è trasformato da una favelas in un quartiere abbastanza organizzato, dotato di servizi e infrastrutture (farmacia, scuola, campi da calcio e basket). La comunità sociale di Padre Mario accoglie bambini e ragazzi poveri, orfani o abbandonati con la scuola che ha oltre 700 iscritti dall’asilo nido fino all’età dell’obbligo scolastico (15-16 anni). Durante il giorno le mamme dei bambini sono impegnate in varie attività all’interno della comunità poi al termine della giornata fanno ritorno a casa insieme ai loro figli.

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Padre Corrado Spada (Operazione Mato Grosso)

Padre Corrado Spada è nato il 22 marzo 1968 a Vimercate ma è cresciuto ad Arcore. Dopo gli studi di ragioneria si è laureato in statistica (laurea triennale). Nel 1992 è stato per 4 mesi come volontario in missione in Brasile con l’Operazione Mato Grosso, nell’omonimo stato brasiliano di Mato Grosso. Tornato in Italia ha svolto vari lavori e poi per un anno e mezzo, tra il 1993 e il 1994, ha lavorato presso la cooperativa La Piramide, all’interno della serra. Tra il 1995 e il 1996 è stato in Perù sempre nell’ambito di una missione OMG. Nell’ottobre 1996 è entrato nel seminario di Bergamo dove ha studiato teologia. È stato ordinato sacerdote nel giugno 2000 e in quello stesso anno, ad agosto, è partito per la sua missione a Marcarà sulle Ande peruviane, dove è stato parroco fino alla fine del 2015. A inizio 2016 è stato trasferito temporaneamente nello stato brasiliano di Mato Grosso, nell’ambito della stessa missione a cui aveva già partecipato per qualche mese nel 1992. Dall’estate 2018 ha preso ufficialmente servizio come assistente del parroco presso la parrocchia di Barra do Garças, comune dello Stato del Mato Grosso, al confine con il Goiás. Qui vive insieme a una giovane coppia, Francesco e Cinzia, originari di Gazzaniga in provincia di Bergamo e le loro due figlie Margherita e Sara più due ragazzi brasiliani: Deusdeth, un semplice volontario e Lindomar che studia all’università.

Suor Valentina Sala (Suore di San Giuseppe dell’Apparizione)

Suor Valentina Sala è nata il 2 agosto 1976 a Merate ma ha sempre vissuto ad Arcore. Dopo il liceo socio psicopedagogico si è laureata prima in infermieristica e poi, il 9 novembre 2001, in ostetricia. Successivamente ha lavorato per circa otto mesi all’ospedale San Giuseppe di Milano. Nel settembre 2002 ha iniziato l’anno di postulantato a Cavallasca, in provincia di Como. Dopo due anni di noviziato, il 12 settembre 2005 ha fatto la prima professione e successivamente l’8 dicembre 2010, nella chiesa di S.Eustorgio, ha fatto la professione perpetua. Appartiene alla congregazione delle suore di San Giuseppe dell’Apparizione. Dal 2005 al 2012 ha prestato servizio in alcune parrocchie toscane (a Fiesole zona Ponte a Mensola e poi a Lucca) nell’ambito della pastorale giovanile. Ha partecipato poi a varie missioni della sua congregazione in Romania, Francia, Gerusalemme, Siria (ad Aleppo) e Tunisia. Da aprile 2013 ha iniziato la sua missione come responsabile ostetrica all’interno del reparto di maternità e ostetricia (aperto nell’aprile 2015) dell’ospedale Saint Joseph di Gerusalemme. Questo è l’unico ospedale cattolico presente in quella che viene definita Gerusalemme Est e costituisce un modello d’integrazione e convivenza tra le diverse comunità religiose (ebrei, musulmani e cristiani) nel tentativo di riuscire a creare dei ponti di pace, abbattendo ogni tipo di barriera in una terrà già molto segnata dalla violenza. Dall’estate 2017, grazie all’introduzione della tecnica del parto in acqua, assoluta novità in Israele, sono sempre più numerose le donne ebree che si rivolgono al Saint Joseph per le cure pre e post parto, facendosi seguire da personale medico di religione cristiana e musulmana. A partire dall’Avvento 2018 la comunità pastorale di Arcore ha promosso una raccolta fondi a sostegno del progetto di ristrutturazione del reparto di medicina del Saint Joseph, adiacente al reparto di maternità che consentirà, al termine dei lavori, di mettere a disposizione del puerperio 4 nuove camere con almeno 8 nuovi posti letto. La raccolta fondi proseguirà nel corso dell’intero anno pastorale.

Chiunque volesse contribuire alla causa di questo progetto può farlo versando la propria offerta in denaro sul conto bancario intestato alla parrocchia Sant’Eustorgio (IBAN: IT 43 W 03359 01600 1000 0001 0094) indicando nella causale (obbligatoria) “Donazione per suor Valentina”.

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